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Mi piacerebbe molto comprare capi d’abbigliamento fatti da aziende nazionali, elaborati con materia prima di qualità,  senza sfruttare nessuno e, addirittura, che costassero pochi soldi. Invece non è così.

Il prezzo delle magliette che compriamo in un negozio low cost non è lo stesso di quello di un  negozio sostenibile, che ha cura delle materie prime, dell’inquinamento e della normativa sul lavoro.

E poi c’è l’idea che dobbiamo cambiare abiti, scarpe… ogni giorno, per cui dobbiamo acquistare spesso capi d’abbigliamento.

Infatti, continuamente possiamo vedere, leggere o ascoltare la pubblicità che ci bombarda e ci spinge a spendere  soldi in cose di cui non abbiamo bisogno. È proprio qui dove si deve riflettere. Ho bisogno di comprare questa maglia, questo abito, queste scarpe, questa giacca, questa borsa, questi oggetti inutili?  Perchè sembra che abbiamo bisogno di comprare.

Mi chiedo spesso, quando vedo la quantità enorme di vestiti, di oggetti, di libri che ci sono nei negozi e non si vendono, che cosa si faccia con tutto quello, cioè, dove vada a finire.

Prima di comprare un prodotto, oltre a considerare il prezzo, dovremmo domandarci di cosa è fatto, da dove proviene, quali sono state le condizioni ambientali e umane che hanno reso possibile la sua produzione.