L’arte è una cosa difficile da spiegare. Non si può avere la stessa idea del tuo vicino, neanche del tuo amico e neanche di tuo fratello. È un’idea diversa per ogni persona. Dipende dalla cultura, dalla religione e dalla società. Due anni fa ho cominciato a studiare giornalismo culturale e ho cominciato anche a essere interessata per la cultura e ho scoperto diverse forme di arte. Ho scoperto moltissimi artisti che fanno cose diverse e che c’è molta gente che considera quello che fanno vera arte non formale.
L’arte è cambiata moltissimo. Pensiamo alle pitture rupestri e le possiamo comparare con le pitture di Dalì. Hanno obiettivi diversi, colori diversi e riguardano diverse epoche e posti del mondo. Oggi l’arte è molto varia. Ormai non sono solo pitture, sono anche performance, cinema, teatro o altri modi che ancora non abbiamo scoperto.
Una delle persone che penso che abbia cambiato più l’arte nei ultimi anni è Marina Abramovic. L’ho scoperta quando ero a Milano. I miei professori parlavano sempre di lei come se fosse una delle grandi artiste del secolo. Marina Abramovic è serba ma abita a New York. Dice che è la nonna della performance art. Nelle sue performance, lei vuole esprimere i limiti del corpo e la mente. Io penso che sia difficile fare dell’arte così e che sicuramente ci sia molta gente che non capisce cosa vuole dire Abramovic quando fa cose come questa. Ma lei può esprimere molte cose quando è seduta in una sedia guardando un’altra persona negli occhi.
Con questo si dimostra che l’arte è cambiata. Che non ha una definizione chiara per tutti.
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