Spettabile Scuola italiana,
Sono una studentessa della Scuola italiana nell’orario dalle 19.00 alle 21.00 di sera e Vi scrivo per lamentarmi del fatto che il riscaldamento del palazzo non è abbastanza utile e, a volte, diventa un problema per concentrarsi a lezione. Barcellona è una città dove non fa troppo freddo e non c’è bisogno di fare lezione tutto l’anno a 22ºC. Mi riferisco in modo particolare ai problemi con lo spreco del riscaldamento che vedo ogni settimana quando vado a lezione.
Inoltre, le faccio presente che la nostra professoressa deve spegnere il radiatore della nostra classe ogni volta che arriva e, inoltre, tante volte dobbiamo aprire la finestra in inverno. Vorrei segnalare che questo rappresenta una scomodità molto grande perché c`è freddo fuori e dentro c’è troppo caldo. In questa stagione sono già stata malata due volte per colpa di queste variazioni di temperatura.
Come cittadina del mondo sono molto preoccupata per il cambiamento climatico e le relative conseguenze, Vi chiedo: Come mai un’istituzione così moderna come la vostra non ha un termostato a ogni piano? Com’è possibile che il palazzo non sia isolato termicamente? O forse, devo pensare che la Scuola italiana abbia qualche rapporto con l’azienda del gas? Questo sarebbe una bella domanda per spiegare perché non Vi arrivano bollette scandalose o, se Vi arrivano, come potete fare per pagare i conti.
Restando in attesa di una pronta risposta, porgo distinti saluti.
(segue firma)