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Cara Matilde,

anche se capisco il tuo parere, considero che lo spot non fosse proprio il problema. Ci sono altri prodotti che usano la pubblicità per incrementare il loro consumo. Altri prodotti che se si acquistano senza misura, danneggiano i consumatori (la tasca o la salute, o entrambe). È vero che i giochi d’azzardo creano dipendenza, ma come tante altre cose. Per esempio, lo zucchero o le bibite energetiche (p.es. taurina oppure caffeine) se non vogliamo parlare delle bevande alcoliche o del fumo (delle sigarette, della pipa, dei sigari, etc.). Su questi prodotti, più o meno, tutti siamo d’accordo. Comunque, condivido il tuo punto di vista: con i giochi d’azzardo non si gioca. Bisogna che la pubblicità sia chiara su questi pericoli; fra gli altri, la dipendenza e il rischio di perdere il controllo (tempo e denaro). Secondo me, questo non vuole dire di non potere fare spot belli. Purché lo spot inserisca un’immagine prima di finire dove si specificano in maniera chiara i pericoli, non credo necessario proprio proibirli. Per esempio, come fanno adesso con la pubblicità dei farmaci. Uno schermo azzurro, tre frasi chiare che possono leggere tutti (anziani e ragazzi) e una piccola icona collegata a ogni frase. Direi che anche con il fumo e le bevande alcoliche inseriscono qualche avvertenza, ma direi che loro lo scrivono proprio nello spot con lettere minuscole che non legge nessuno; invece di scriverlo bello grosso e in modo chiaro, lo scrivono in lettere minuscole per essere sicuri che nessuno possa leggerlo. Perciò non condivido con te che non si possa fare della pubblicità, ma ritengo che si deva aggiungere un simbolo di allerta per i consumatori.