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È un libro di  che non mi sembra che sia stato tradotto in italiano. Di fatto il titolo del libro è “Verbrechen”.

Lo scrittore dopo aver completato gli studi a Bonn ed il suo praticantato a Colonia si è stabilito a Berlino nel 1994 dove ha iniziato a esercitare come avvocato specializzato in diritto penale. È considerato un “avvocato famoso” e ha rappresentato, tra altri, la spia Norbert Juretzko dei servizi segreti e Schabowski nel processo del “Politburo” (ufficio politico). Si è parlato abbastanza di lui nel 2008 quando ha intentato una causa contro il servizio d’informazione federale per la vicenda fiscale di Liechtenstein (nel 2008 c’è stato uno scandalo provocato da una lista di evasori fiscali di tutto il mondo che un impiegato di una banca ha venduto in Germania) e quando ha intentato una causa per conto della famiglia del defunto attore Klaus Kinski perché sono stati pubblicati dei dati dell’attore senza consenso.

In 2009 Schirach ha pubblicato il libro “Crimini” che è rimasto nella lista dei bestseller 54 settimane. Si tratta di una raccolta di racconti apparentemente basati su casi che sono stati difesi dal suo ufficio.

Questo libro fa pensare alla frase di Heisenbergs “La realtà di cui si parla non è mai la realtà stessa”. Nel libro è l’avvocato della difesa a raccontare dei crimini in cui lui è stato chiamato a difendere l’accusato. Questo avvocato cerca di raccontare quello che in realtà è successo. Nel libro non vengono giudicati i criminali. Si sente che l’autore non giudica, che tratta solo di presentare la complessa realtà che conduce ai crimini.

Questo libro mi è piaciuto per il modo in cui le storie vengono descritte. Non cerca né di incriminare l’autore del crimine o delitto né di fare provare pena al lettore per l’assassino. C’è sempre una logica, un seguito di circostanze che portano a compiere un crimine.

Credo che sia stata filmata una mini-serie televisiva con storie di questo libro. Probabilmente cercherò di vederne una puntata.