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Non ho un buon rapporto con i medici. Ho moltissima paura che mi trovino qualcosa e che debba essere operata. Solo il pensiero che mi infilino un ago sul dorso della mano per iniettarmi del siero mi fa venire i brividi. Credo che se questo mi succede rimarrò con la mano ferma ed il resto del corpo quasi rigido fino a quando l’ago mi sia tolto. Dovrei vergognarmi di essere così, ma invece, penso che siano tutti gli altri ad essere strani. Non capisco come mai possono scherzare e parlare del più e del meno quando sono loro a trovarsi nei guai. Io non ce la farei ad essere così tranquilla (secondo me sono dei temerari). Penso che nel caso di essere operata, dopo l’operazione avrò anche paura di andare dal letto in bagno (la ferita può aprirsi, sulla mano c’è l’ago con il cerotto, …). Quando mi fanno un esame del sangue, una mammografia, … non leggo mai i risultati, li porto dal dottore ed è lui ad aprire la busta, perché io non oso, chissà cosa mi avranno trovato.

Nonostante quello che ho descritto devo dire che ho un livello di resistenza al dolore abbastanza alto. Quando mi hanno messo l’apparecchio per i denti mi hanno dovuto togliere tre denti e una radice e malgrado sia stato sgradevole (togliere la radice è stato difficilissimo), non ho avuto nessuna crisi di ansia. Il mio corpo “fabbrica” ogni anno un sacco di verruche (so che dovrei dire che le verruche mi vengono, ma a me piace la parola fabbricare perché mi sento come se fossi una fabbrica di verruche), secondo la dottoressa è un problema genetico; chiedo sempre alla dermatologa in ottobre di togliermele tutte in una sola sessione. Lei si sorprende perché per la maggior parte dei pazienti sarebbe troppo doloroso; io, invece, resisto bene.

Ci vogliono per lo meno due o tre mesi da quando penso che devo andare dal dottore al giorno che chiamo per prendere l’appuntamento!