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Quella del congedo di paternità é una questione molto attuale in Spagna perché è stato esteso progressivamente da 5 a 12 settimane e arriverà fino alle 16 settimane nel 2021 dato che l’obiettivo principale di queste misure è equiparare i congedi di entrambi i genitori.

È stata una svolta dal momento che solo nel 2007 è stato riconosciuto il diritto dei padri al congedo di paternità con l’intenzione di dare un maggiore risalto al ruolo paterno nella famiglia e sopratutto di cercare di mitigare una situazione di svantaggio per la madre che, in molti casi, è stata costretta a scegliere tra vita familiare o lavorativa.

Se prima era un diritto facoltativo il congedo di paternità ora è obbligatorio. Il padre ha il diritto e il dovere di stare più tempo con il suo neonato. Non tutti sono d’accordo.

Secondo me il congedo di paternità dovrebbe essere volontario. Se uno dei genitori deve essere costretto a prender cura di suo figlio c’è qualcosa che non va bene in quel nucleo familiare. Penso che debba essere deciso di comune accordo da entrambe le parti, padre e madre (o padre-padre/ madre-madre) pensando a cosa è meglio per il/la bambino/a e per la famiglia.

Quello che è veramente importante è coinvolgere i due genitori nella cura e nell’ educazione dei loro figli in modo che possano generare un legame più stretto, più sano e più amorevole possibile.

Come afferma Alessandro Volta, neonatologo dell’ ospedale di Montecchio Emilia e autore del testo Mi è nato un papà. Anche i padri aspettano un figlio “con padri migliori, anche la società diventa migliore”